Accordo fatto, il museo della Shoah sarà vicino a Villa Torlonia
di Paolo Brogi Il Corriere della Sera, 24/03/2005
L’intesa resa possibile da una permuta. Oggi alle 10 commemorazione alle Fosse Ardeatine col presidente Ciampi Accordo fatto, il museo della Shoah sarà vicino a Villa Torlonia
Tutto è pronto per il Museo della Shoah che sorgerà accanto a Villa Torlonia. La notizia filtra alla vigilia di uno dei più tragici appuntamenti che la città ha con la sua storia, l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Oggi infatti, come ogni anno, si svolgerà alle 10 la mesta cerimonia alle Fosse Ardeatine, per ricordare il sacrificio dei 335 caduti per mano nazista il 24 marzo di sessantun’anni fa. E come sempre sarà l’anziano Giovanni Gigliozzi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime (Anfim) a leggere il breve messaggio di commemorazione di fronte al capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi, al rabbino capo Riccardo Di Segni e al sindaco Walter Veltroni. Poi come sempre verrà letto il lungo elenco di tutti i nomi dei trucidati, meno quelli dei quindici corpi di vittime che non sono mai state riconosciute e alle quali purtroppo ancor oggi non si riesce a dare un volto. Ma anche questo fa parte della barbarie dell’insulto nazista che insieme alla deportazione del Ghetto ha inferto a Roma la ferita incancellabile. La nota positiva è che dopo tante resistenze e difficoltà è finalmente in dirittura d’arrivo il Museo della Shoah. L’assessorato al Patrimonio del Comune ha infatti messo a punto la «permuta» che consentirà di acquisire al Nomentano, in via Torlonia, il terreno dagli attuali proprietari che otterranno in cambio un altro posto in cui costruire la loro impresa commerciale, uffici più abitazioni. Contestualmente, acquisito il terreno, verrà effettuata una «compensazione» con un gruppo edilizio significativo di Roma interessato a rendere commercializzabili a scopo abitativo immobili nati per uso ufficio. Gli oneri compensativi di questa operazione serviranno a finanziare la costruzione del Museo, con i suoi 2500 metri quadri secondo il progetto degli aerchitetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini e l’allestimento di Marcello Pezzetti del Cdec milanese e dello storico Umberto Gentiloni. Sarà creata un’apposita Fondazione col Comune, la Comunità ebraica e l’Associazione Figli della Shoah.
di Paolo Brogi Il Corriere della Sera, 24/03/2005
L’intesa resa possibile da una permuta. Oggi alle 10 commemorazione alle Fosse Ardeatine col presidente Ciampi Accordo fatto, il museo della Shoah sarà vicino a Villa Torlonia
Tutto è pronto per il Museo della Shoah che sorgerà accanto a Villa Torlonia. La notizia filtra alla vigilia di uno dei più tragici appuntamenti che la città ha con la sua storia, l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Oggi infatti, come ogni anno, si svolgerà alle 10 la mesta cerimonia alle Fosse Ardeatine, per ricordare il sacrificio dei 335 caduti per mano nazista il 24 marzo di sessantun’anni fa. E come sempre sarà l’anziano Giovanni Gigliozzi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime (Anfim) a leggere il breve messaggio di commemorazione di fronte al capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi, al rabbino capo Riccardo Di Segni e al sindaco Walter Veltroni. Poi come sempre verrà letto il lungo elenco di tutti i nomi dei trucidati, meno quelli dei quindici corpi di vittime che non sono mai state riconosciute e alle quali purtroppo ancor oggi non si riesce a dare un volto. Ma anche questo fa parte della barbarie dell’insulto nazista che insieme alla deportazione del Ghetto ha inferto a Roma la ferita incancellabile. La nota positiva è che dopo tante resistenze e difficoltà è finalmente in dirittura d’arrivo il Museo della Shoah. L’assessorato al Patrimonio del Comune ha infatti messo a punto la «permuta» che consentirà di acquisire al Nomentano, in via Torlonia, il terreno dagli attuali proprietari che otterranno in cambio un altro posto in cui costruire la loro impresa commerciale, uffici più abitazioni. Contestualmente, acquisito il terreno, verrà effettuata una «compensazione» con un gruppo edilizio significativo di Roma interessato a rendere commercializzabili a scopo abitativo immobili nati per uso ufficio. Gli oneri compensativi di questa operazione serviranno a finanziare la costruzione del Museo, con i suoi 2500 metri quadri secondo il progetto degli aerchitetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini e l’allestimento di Marcello Pezzetti del Cdec milanese e dello storico Umberto Gentiloni. Sarà creata un’apposita Fondazione col Comune, la Comunità ebraica e l’Associazione Figli della Shoah.