venerdì 25 dicembre 2015

Guida verace di un quartiere eccentrico: Piazza Bologna fra storie, curiosità e mirabilia

Sapevate che a Piazza Bologna ci sono la casa di Pirandello, un giardino segreto, il gelato alla liquirizia Amarelli, una biblioteca in cassetta, porcacchia e grattaculo, un'accademia degli scacchi, ben sei teatri (di cui uno invisibile) e una guida che vi accompagni ad esplorarli? Tutto ciò e molto di più in questa grandiosa, geniale e imperdibile guida di quartiere. 160 pagine divise nelle sezioni Eplorazioni (inclusi tre itinerari culturali e lo Speciale Villa Torlonia), Mangiare e Bere, Negozi, Cose da Fare (con tante idee anche per i bambini), Suggerimenti per la Vita Pratica (ad esempio dove parcheggiare) e Cartine (per trovare farmacie aperte la domenica o gli orari delle poste). La guida è illustrata e lascia spazio all'immaginazione: potrete colorare con i vostri colori preferiti tutti gli sfondi o le illustrazioni. E' corredata di cartine per non perdersi mai nei grovigli di strade cercando le palazzine più belle dall'inizio del Novecento ad oggi. Questa è la prima ed unica guida esistente su Piazza Bologna ed è stata redatta da due piazzabolognesi doc. Si rivolge a turisti di passaggio, residenti e studenti fuori sede. Per ciascuno ci saranno delle sorprese! Contiene dritte su negozi strani, ristoranti nascosti e angoli affascinanti che non t'aspetti. Se "Ci vediamo alle poste" vi suona familiare, questa è la guida che fa per voi. E se al contrario non vi dice niente...beh, non vi è venuta voglia di scoprirlo? Guida verace di un quartiere eccentrico: Piazza Bologna fra storie, curiosità e mirabilia Copertina flessibile – 4 dic 2015 di Alice Muzzioli, Francesca Gabrielli €10.92 su Amazon

giovedì 24 dicembre 2015

ci risiamo...

L’EMENDAMENTO

Museo della Shoah, ecco la deroga
al Patto di stabilità: via ai lavori

Dalla Legge di stabilità la possibilità al Comune di spendere tre milioni di euro. L’architetto Zevi: «È un momento importante, si conclude ciclo complesso»

di Alessandro Capponi

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Mancava giusto un tassello, ed è arrivato ieri: la prima pietra del Museo della Shoah a Villa Torlonia, opera progettata e attesa a Roma da tanti anni, sarà posata con ogni probabilità nel luglio del 2016. L’architetto Luca Zevi, che ha firmato il lavoro, ammette che «è un momento importante, si conclude un ciclo amministrativo molto complesso, e adesso finalmente non solo la città ma l’Italia potrà avere il Museo».

L’emendamento

L’emendamento alla legge di Stabilità ricalca quello già realizzato nel 2013, quando Mario Monti escluse dal Patto di stabilità la cifra destinata all’opera: quei soldi non sono mai stati spesi e dunque è stato necessario un nuovo intervento. Nel prossimo anno, dunque, il Comune avrà la possibilità di spendere «tre milioni» di euro fuori dal Patto. «Dopo le numerose frenate della destra, ed il tempo purtroppo perso durante l’amministrazione Marino — dicono la parlamentare Pd Lorenza Bonaccorsi e il renziano romano Luciano Nobili — per dare concretezza ad una realtà presente in molte capitali europee, finalmente si è arrivati con l’approvazione della Legge di Stabilità all’esclusione dei 3 milioni di euro, necessari per il Museo della Shoah, dalle spese di Roma Capitale».

Ora la firma

I prossimi passi sono, praticamente, già decisi: tutte le procedure sono state espletate, compresa l’aggiudicazione definitiva, quindi adesso il Campidoglio dovrà firmare il contratto con l’impresa aggiudicatrice e, presumibilmente nella prossima estate, a Villa Torlonia si comincerà a lavorare. «Sono molti mesi che ci battiamo - dicono gli esponenti Pd — perché finalmente a Roma possa vedere la luce un progetto coltivato da molti, quello del museo della Shoah. Per questo vogliamo ringraziare il governo e i tanti che in Parlamento hanno permesso di conseguire questo risultato che onora Roma, città che ha conosciuto il dramma della deportazione e guadagnato sul campo la medaglia d’oro per la Resistenza».

24 dicembre 2015 | 09:48

 

Villa Massimo da tre anni è chiusa

sostieni la petizione per la riapertura di Villa Massimo

http://blog.libero.it/villamassimo/

sabato 10 ottobre 2015

Benvenuto Comitato per Villa Torlonia

"Villa Torlonia, il parco più importante del quartiere Nomentano-Italia, è abbandonato al degrado e all'incuria". E' il grido di allarme di un gruppo di cittadini che si hanno dato vita al Comitato Villa Torlonia. "La manutenzione del verde è assente - dicono - le potature degli alberi non vengono mai eseguite (le aree con alberi pericolanti sono addirittura transennate), l'erba cresce incontrastata invadendo ogni spazio e nascondendo bivacchi e rifiuti di ogni genere, molte strutture sono pericolanti, le aree giochi sono invase dalla sporcizia". Il neonato comitato, con questa iniziativa, si propone di "tutelare le esigenze dei bambini e delle famiglie del nostro quartiere che rivendicano il diritto di tornare ad usufruire del parco in totale sicurezza e godendo di spazi restituiti al decoro (fino a tre anni fa tutto andava bene), sollecitando le istituzioni Municipali e Comunali ad intervenire al più presto per restituire a Villa Torlonia la sua dignità".

 

La pagina Facebook del Comitato

La notizia su Repubblica

sabato 26 settembre 2015

Di nuovo abolita la fermata di Villa Torlonia!

"Novità per le linee Express 60 e 90. Per velocizzare i percorsi, la linea 60 non effettua più le fermate Nomentana/Trieste, Nomentana/Gorizia, Nomentana/Sant'Agnese; la linea 90 non effettua più le fermate Nomentana/Trieste, Nomentana/Gorizia, Nomentana/Sant'Agnese, Nomentana/Torlonia e Isole Curzolane/Monte Bove".

 Questo lo scarno comunicato del sito ironicamente chiamato "Muoversi a Roma" (sì, ma in motorino!). La fermata di Villa Torlonia era stata ripristinata appena due anni fa con l'apertura della Linea B1, dopo l'esperienza delle famigerate linee Espresse.

Evidentemente per Comune e ATAC, la Nomentana è una strada disabitata, solo un canale di comunicazione tra il IV municipio (o come si chiama adesso) che ha pure la metropolitana, mentre la fermata di XXI aprile è stata soppressa, e non è stata nemmeno prevista una scala mobile per Piazza Annibaliano.

Che poi questa misura serva a velocizzare la linea è tutto da dimostrare. Basterebbe far coincidere le fermate con i semafori, perchè la sosta alla fermata coincida con quella per il rosso. Ma forse è troppo semplice.


 Chi abita in zona, chi frequenta i parchi o la Luiss, si attacchi. Grazie, non dimenticheremo.

venerdì 31 luglio 2015

Villa Paganini, deserto metropolitano

DEGRADO

Villa Paganini, deserto metropolitano
Prati secchi, vandali, sporcizia

In un anno il giardino sulla via Nomentana è stato come raso al suolo dalla totale incuria. Due signore una volta a settimana lavano il fondo di una fontana. «Alessandro Gassmann, vieni a ramazzare con noi. In calzoncini e canotta...»

di Fabrizio Peronaci

 

Il ponticello di Villa Paganini nel 2014 e oggi

Era stata riaperta una decina d’anni fa, dopo un felice restauro svolto in collaborazione con la sovrintendenza comunale. Un gioiello: fiori, piante lussureggianti, prati verde smeraldo, laghetti, zampilli e una grotta-ninfeo, secondo il modello del giardino romantico tardo Ottocento. Villa Paganini, via Nomentana. L’orgoglio dei residenti nella zona. Due ettari e mezzo di oasi cittadina, oggi travolti dall’incuria e dal degrado. La «trasformazione» del parco un tempo di proprietà del cardinale Giulio Alberoni è tutta in due foto scattate dai frequentatori: la prima risale a un anno fa, la seconda a ieri. Oltre la staccionata metallica, in dodici mesi, è avvenuto un disastro: l’incantevole pratino stile Stoccolma è una sterrata, la ridente staccionata cade a pezzi. E ancora: piante secche, vialetti sconnessi, sporcizia, atti di vandalismo contro muretti e fontane. Il salice non piange più: è morto.

 

Sotto accusa il Servizio giardini

L’effetto «desertificazione» è impressionante. Tutti puntano il dito contro il Servizio giardini, uno dei settori dell’amministrazione più colpiti da guai e inefficienze. «Sono mesi che non viene nessuno, il degrado era inarrestabile e allora ci siamo dette: intanto rimbocchiamoci le maniche». E’ stato un gruppo di donne abitanti nel quartiere Trieste, che da sempre si incontra a Villa Paganini con i cani, a dare il via alla «ramazzata». Un paio di volte al mese si danno appuntamento attorno alla fontana sul lato opposto a via Nomentana e la puliscono a fondo: varechina e olio di gomito.

 

mercoledì 8 luglio 2015

La Nomentana si rifà il look

La Nomentana si rifà il look da piazza Sempione al Gra: cantieri aperti h24 e nel weekend

Al via i lavori che dureranno circa 3 mesi: riqualificazione dei marciapiedi, caditoie e segnaletica. Coinvolti 3.200 metri di strada

Si apre oggi il cantiere su via Nomentana, per riqualificare la pavimentazione stradale ed eliminare rischi di sicurezza del manto, radici. Un intervento che interesserà 3.200 metri di strada, il tratto compreso fra corso Sempione e il Gra, per un importo complessivo di 2.660.000 euro. Nello specifico, le strade coinvolte saranno corso Sempione, viale Kant, viale Kant-via di Casal Boccone, via di Casal Boccone-Gra. Verranno fatti lavori di manutenzione straordinaria dei marciapiedi, delle cigliature e delle caditoie di raccolta delle acque piovane, rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale. Saranno impegnati tra 30 e 50 operai al giorno, su due turni diurni e uno notturno in cantieri che resteranno aperti anche ad agosto, compresi sabato e domeniche.

"Questi lavori andranno da piazza Sempione fino al Grande raccordo anulare, si tratta quindi di una vera opera importante in una delle assi della viabilità principale della nostra città", ha dichiarato il sindaco di Roma Ignazio Marino, che ha visitato il cantiere. "Abbiamo previsto tre tipologie di interventi - ha aggiunto - e io mi auguro che rimangano tre, perché dai primi carotaggi che stiamo facendo stiamo notando che manca la fondazione della strada. Ciò significa che chiunque prima di questa giunta si è occupato di via Nomentana ha permesso che potesse essere steso l'asfalto direttamente sopra la terra".

Tre tipi di intervento, dunque, di cui uno più profondo, cioè la costruzione di una fondazione alta almeno 10 centimetri, uno piú lieve di sostituzione dell'asfalto e il terzo, una riparazione dove il manto è sostanzialmente in ordine. "Allo stesso tempo - ha concluso Marino - riapriremo tutti i tombini e faremo una pulizia radicale di tutte le caditoie in modo tale da prepararci ora che è luglio sia agli acquazzoni d'agosto sia alle piogge di novembre. Infine, siccome per gli interventi principali si dovrà chiedere una corsia, i lavori si faranno anche dalle 21 alle 6:30 del mattino, come avviene in tutte le grandi città europee e statunitensi".

Per quanto riguarda le tempistiche dei lavori, l'assessore Pucci ha spiegato che "la gara d'appalto è stata bandita per 300 giorni. La ditta che farà l'intervento ha vinto scendendo a 168, ma noi ci auspichiamo che saranno sufficienti 100/120 giorni, in previsione anche dell'inizio delle scuole".

 

 

 


AVORI

New look per la Nomentana,
cantieri per almeno quattro mesi

Marino: «Gli operai lavoreranno giorno e notte. Manca anche la fondazione della strada»

di Redazione Roma Online

La via Nomentana si rifà il look tra corso Sempione e il grande raccordo anulare: dal lifting dell’asfalto alla manutenzione straordinaria dei marciapiedi fino alla pulizia di tutte le caditoie e al rifacimento della segnaletica verticale e orizzontale. E ad inaugurare il cantiere il sindaco Ignazio Marino con l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci.

Marino: strada da rifare

«Questo è uno degli assi di viabilità più importante della nostra città — commenta Marino —. Dai primi carotaggi che stiamo facendo si vede che manca la fondazione della strada. Chiunque prima di questa giunta si sia occupato di via Nomentana ha permesso che potesse essere steso l’asfalto sopra la terra senza la fondazione della strada che deve reggere il peso dei veicoli. Sono previsti tre tipi di interventi: uno più profondo che prevede la costruzione di una fondazione alta almeno 10 centimetri, uno più lieve di sostituzione dell’asfalto dove la fondazione esiste e il terzo invece di copertura dove il manto stradale è in ordine o c’è una crepa. Nello stesso tempo riapriremo tutti i tombini e faremo una pulizia radicale di tutte le caditoie in modo da prepararci sia agli acquazzoni di agosto che alle piogge di novembre».

Cantieri aperti h24

«Quando è stata bandita la gara il tempo massimo di consegna lavori era di 300 giorni - spiega Pucci - ma la gara è stata vinta da un’azienda capace di fare l’intervento in 168 giorni. Noi auspichiamo che ci mettano anche di meno, circa 120 giorni, e che tutto sia pronto per l’apertura delle scuole». I cantieri saranno aperti anche ad agosto e si lavorerà anche il sabato e la domenica e gli interventi che richiedono la chiusura di almeno una carreggiata saranno effettuate tutte in orari notturni, dalle 21 alle 6.30 di mattina. I chilometri sottoposti al lifting sono 3,2, per una spesa di 2,66 milioni di euro.

8 luglio 2015 | 09:05

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mercoledì 6 maggio 2015

Scuola, vandali a Villa Paganini

Scuola, vandali a Villa Paganini

Si sono introdotti nella notte nel parco che ospita l'istituto. L'episodio denunciato alle forze dell'ordine. "E' la terza volta che accade"

 

04 maggio 2015

 

Scuola, vandali a Villa PaganiniSono entrati di notte, di nuovo, nella scuola di Villa Paganini, uno dei tre plessi del VII circolo didattico Montessori a Roma. Un istituto immerso nel verde del parco pubblico con aule per la scuola primaria, giardini, orto e serra per le attività dei piccoli alunni.

 

Questa mattina quando il personale ha aperto l'istituto ha trovato però banchi e sedie ribaltate, le staccionate delle aiuole tirate giù, la serra vandalizzata.

 

"Sono entrati nella notte - spiegano dalla segreteria amministrativa della sede centrale - Ora stiamo aspettando la relazione delle forze dell'ordine a cui abbiamo sporto denuncia".

 

Ma non è la prima volta che accade: "In poco tempo è il terzo episodio" raccontano i genitori dei bimbi che ora chiedono più sicurezza: "Dovrebbero decidersi a mettere un vigilante".