venerdì 24 dicembre 2010

Serra Moresca, rinasce l'Alhambra di Roma

Dopo oltre settant'anni di degrado e almeno tre di restauro, Villa Torlonia si avvia a svelare uno delle sue gemme più preziose, il complesso della Serra e Torre Moresca. Un capolavoro architettonico realizzato tra il 1839 e il 1840 per il principe Alessadro Torlonia e pensato sullo stile del celebre palazzo reale di Granada, in Spagna. I lavori che dovrebbero concludersi entro il marzo 2011, sono costati complessivamente circa 4 milioni di euro. Al via anche il progetto di restauro della Grotta moresca che verrà completato, invece, entro il luglio dello stesso anno

VILLA TORLONIA

Così rinasce il castello delle meraviglie

Restauri quasi ultimati nei due edifici storici della Serra Moresca e dell'annessa Torre Visita

di LAURA LARCAN
Villa Torlonia sta per svelare un altro dei suoi gioielli unici, il complesso architettonico della Serra e Torre Moresca, considerato dagli studiosi l'Alhambra di Roma, perchè concepito sullo stile moresco del famoso palazzo reale di Granada in Spagna. Dopo oltre settant'anni di degrado, i lavori di restauro avviati nell'autunno del 2007 sono ora ad un passo dalla conclusione, prevista per marzo 2011, grazie all'impegno della Sovraintendenza comunale ai beni culturali con un finanziamento di 4 milioni di euro (fondi Roma Capitale).

Capolavoro di eclettismo, il complesso venne realizzato tra il 1839 e il 1840 per il principe Alessandro Torlonia come una sorta di raffinata Disneyland ottocentesca di corte, frutto dell'estro visionario di Giuseppe Jappelli che si ispirò proprio al castello spagnolo.
Con un'operazione delicatissima che ha impegnato gli ultimi otto mesi di cantiere, le monumentali vetrate arabeggianti, realizzate da un artigiano romano su disegno originale con vetri soffiati importati dalla Germania, appaiono oggi rimontate sulle griglie di ghisa, a scandire tre pareti della Serra (lunga 25 metri, larga 12 e alta circa 8). All'interno, sulla quarta parete in muratura spiccano i finti tendaggi ad effetto trompe l'oeil, e la fontana-ninfeo che sarà ripristinata, mentre la copertura lascia vedere le capriate in castagno ridisegnate sul modello originale, rivestite di pannelli in vetro.

La Torre diventa, poi, uno spettacolo delle meraviglie. Lungo la scala elicoidale rivestita con l'originaria decorazione a pois bianchi su fondo beige, si scopre la macchina speciale per l'intrattenimento degli ospiti. Una sorta di montacarichi circolare rotante con baldacchino che dalla cucina, dove veniva imbandito a buffet, saliva alla splendida altana moresca per i commensali dei Torlonia. Meccanismo che sarà ripristinato. Al via, anche il progetto per il ripristino della Grotta moresca, che si concluderà entro la fine di luglio 2011.

È stata l'attuale Sovraintendenza comunale a garantire le risorse in bilancio, 930mila euro che serviranno per recuperare i resti della grotta artificiale estesa per circa un ettaro. Qui il principe Torlonia entrava in carrozza, tra laghetti, ruscelli, ponti sospesi, con rivestimenti di finte stalattiti. In questa ultima tranche di lavori rientra anche la sistemazione dell'area esterna, con un recinto anti-intrusione e l'illuminazione. Quanto all'utilizzo della Serra, l'assessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi spiega: "Stiamo predisponendo una gara d'appalto per la gestione dei servizi del vicino Teatro Torlonia. La Serra potrebbe rientrare in questo sistema di valorizzazione. L'altra ipotesi è che diventi il Museo dell'arte del giardino, su cui bisogna definire un piano di fattibilità e trovare le risorse".

24 dicembre 2010