martedì 2 novembre 2010

Museo della Shoah, ci risiamo...

IL PROGETTO

Museo della Shoah, ecco il progetto
Alemanno: "Pronto entro il 2013"

La struttura all'interno di Villa Torlonia si estenderà su 5mila metri quadrati e comprenderà anche archivio, biblioteca, sala conferenze, oltre a bookshop e caffetteria. Il sindaco: "Si colma un vuoto"


Una scatola nera di otto piani, di cui quattro interrati, recante i nomi delle vittime dell'Olocausto in Italia. E' pronto il progetto preliminare del museo della Shoah, realizzato dagli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini a spese della Lamaro appalti e consegnato gratuitamente al Comune di Roma questa mattina alla presenza, tra gli altri, del sindaco Gianni Alemanno, del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dell'assessore regionale alla Cultura, Fabiana Santini e del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.


La gara d'appalto per la realizzazione della nuova struttura (13,4 milioni di euro il costo totale) che sorgerà a Villa Torlonia sarà pubblicata i primi mesi del 2011. "Il nostro impegno è quello di consegnare questo museo alla città di Roma all'inizio del 2013", ha detto Alemanno annunciandone l'apertura per il mese di marzo.

Il museo della Shoah, come ha spiegato l'assessore capitolino ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera, "avrà una volumetria di 21 mila metri cubi e sarà articolato in otto piani tra parcheggi e sale espositive". La struttura, dotata di un parcheggio privato e di uno pubblico, si svilupperà su una superficie totale calpestabile di circa 5 mila metri quadrati che comprenderà spazi per l'esposizione permanente, per l'archivio, per la biblioteca e per gli uffici, oltre a una sala conferenze, un bookshop e una caffetteria.

Con la consegna del progetto preliminare, oggi, "si supera una lunghissima procedura burocratica che ha rallentato la costruzione di questo museo - ha detto Alemanno - ora si colma un vuoto che pesava su tutta l'Italia: il museo non sara' solo un luogo della memoria ma anche un luogo di studio e approfondimento culturale". L'ingresso al pubblico avverrà in prossimità della Casa delle civette, attraverso un vialetto alberato. All'interno del museo che secondo Pacifici "non è un museo ebraico ma un museo nazionale", anche una biblioteca, un archivio audiovisivo e fotografico.

"Non sarà una semplice opera pubblica - ha detto Zingaretti - ma un evento culturale in grado di suscitare emozioni. Un'opera complessa, la cui realizzazione avrà bisogno della collaborazione di tutti". Tra gli altri, erano presenti anche Leone Paserman, presidente della fondazione museo della Shoah e Fabiana Santini, assessore regionale alla Cultura che ha tenuto a sottolineare la vicinanza "della Regione Lazio a questa iniziativa".

(30 giugno 2010)

No, signor Sindaco, non si ‘colma un vuoto’, si cementifica una Villa Storica… e anche se il fine è nobile, ciò non giustifica il mezzo.

Nessun commento:

Posta un commento