giovedì 10 ottobre 2013

Ci risiamo col cemento a Villa Torlonia...

“Garantire massimo rigore e trasparenza”: ma senza programmazione urbanistica, senza gara per i progettisti, senza valutazione dell’impatto ambientale…
Museo della Shoah, aperta la gara
"Importante per le giovani generazioni"
La Repubblica 08 ottobre 2013 http://tinyurl.com/ls4dgjj
L'assessore ai Lavori pubblici Masini dichiara in una nota l'intenzione di realizzare un museo dedicato alle vittime della Shoah. "Vogliamo garantire il massimo rigore e trasparenza"
Il progetto del Museo della Shoah  "Con l'apertura della gara ha preso avvio l'iter per la realizzazione del Museo della Shoah. Si tratta di un momento importante per questa città, che vuole tenere viva la Memoria delle vittime dello sterminio attraverso uno spazio collettivo dedicato al ricordo, come ne esistono nelle principali capitali europee colpite al cuore dall'orrore dell'Olocausto". Così si espresso l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Masini in una nota.


IL PROGETTO

"Anche per questo - aggiunge -, e vista l'importanza di questa opera per la città, vogliamo garantire il massimo rigore e la massima trasparenza. La ferita del rastrellamento del ghetto e delle deportazioni degli ebrei romani è ancora viva settant'anni dopo. Il Museo, assieme ai viaggi con le scuole, come quello che faremo il 19, 20 e 21 ottobre prossimi ad Auschwitz, rappresenta il motore per la trasmissione della memoria alle giovani generazioni, affinché a partire dal ricordo della peggiore follia della storia sia resa più forte, ai giorni nostri, la lotta contro ogni forma di discriminazione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche e di condizioni sociali".


Museo Shoah a Villa Torlonia
nel 2013 partono i lavori
Manca l'ultimo ok dall'assemblea capitolina e l'indizione della gara d'appalto internazionale, della durata di due mesi. L'opera dovrebbe essere consegnata in due anni
Il progetto del museo della Shoah a Villa Torlonia
Partiranno nel 2013 i lavori per la realizzazione del Museo della Shoah a Villa Torlonia, a Roma. Dopo il via libera unanime dell'Assemblea capitolina, arrivato il 26 gennaio scorso con la firma dei progettisti della struttura, gli architetti Luca Zevi e Giorgio Maria Tamburini, l'approvazione della legge di Stabilità da parte della Camera il 21 dicembre scorso ha permesso l'esclusione in deroga dal computo del Patto di stabilità della prima tranche di investimenti per il 2013, 3 milioni di euro: per far fronte ai costi dell'opera, 21,7 milioni in totale, Roma Capitale ha ottenuto un finanziamento dalla Cassa depositi e prestiti. Ora, quindi, dopo un'ultima autorizzazione che dovrà arrivare dalla Provincia, si potrà procedere alla seconda votazione dell'Assemblea capitolina per l'approvazione definitiva del progetto e l'indizione della gara d'appalto internazionale, della durata di due mesi. Una volta affidati i lavori, l'opera dovrebbe essere consegnata in due anni.

Ad annunciare le novità sono stati in Campidoglio il sindaco di Roma e vicepresidente della Fondazione Museo della Shoah, Gianni Alemanno, e il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, insieme alla presidente dimissionaria della Regione Lazio e membro del cda della Fondazione, Renata Polverini. Presenti anche il presidente del Museo della Shoah, Leone Elio Paserman, il direttore scientifico, Marcello Pezzetti, e il presidente onorario, Giovanni Maria Flick. Assente, nonostante l'invito, l'ex primo cittadino della Capitale e membro del cda della Fondazione, Walter Veltroni.

IL PROGETTO DEL MUSEO DELLA SHOAH

"Avevo preso un impegno nei confronti dei sopravvissuti per sbloccare un iter molto complicato - ha detto Alemanno - Sono stati 7 anni tra progetti, varianti urbanistiche e tante difficoltà burocratiche, poi sull'aspetto economico c'era l'ultimo blocco grosso del Patto di stabilità: a novembre abbiamo stanziato in bilancio 21,7 milioni, poi il 12 dicembre è stato attivato il mutuo, infine con la deroga al Patto sono stati sbloccati 3 milioni nel 2013 e i restanti 18,7 nel 2014". Ora, ha aggiunto il sindaco, "bisognerà ripassare in Assemblea capitolina, e confido si possa votare all'unanimità nella prima votazione di gennaio, senza ostruzionismi. Poi procederemo al conto alla rovescia dal punto di vista tecnico: il bando di gara è pronto e può essere indetto in 15 giorni dal via libera dell'aula Giulio Cesare. La gara sarà internazionale e durerà due mesi, il che vuol dire che se il via libera arriverà entro metà gennaio, a marzo il bando sarà concluso ed entro fine mandato potremo procedere all'affidamento dei lavori". Per Polverini si tratta di "una giornata molto importante a coronamento di un progetto che parte da lontano, ha attraversato amministrazioni di colore diverso e mille difficoltà, ma dimostra che con passione e coraggio le cose importanti si possono fare". In questi anni, ha aggiunto la presidente, "con la Comunità ebraica abbiamo costruito un rapporto fortissimo", ricordando che "nel 2010 abbiamo voluto compiere un gesto importante sia per il Museo della Shoah che per quello di via Tasso, approvando una legge regionale che stabilizza il contributo economico della Regione, cosa non banale".

Con il Museo della Shoah la capitale si affiancherà a grandi città come Gerusalemme, Washington, Berlino, Londra e Parigi che già ne possiedono, e contribuirà a mantenere viva nel sentimento popolare la memoria e il monito di una delle peggiori tragedie della storia umana. La struttura, che sorgerà in quella che dal '25 al '43 fu la residenza di Benito Mussolini, sarà dotata di una sala conferenze, una biblioteca-videoteca-centro di documentazione e una sala per le esposizioni temporanee, e al suo interno la Fondazione organizzerà mostre, manifestazioni e convegni, curerà pubblicazioni, metterà a punto viaggi della Memoria e promuoverà attività didattiche, seminari e corsi di formazione rivolti alla cittadinanza e in particolare alle scuole.

"Accogliamo con grande favore e orgoglio l'idea che a Roma possa nascere un museo di interesse nazionale di questo valore", ha detto Pacifici, mentre secondo Paserman, "dopo l'inizio dell'iter nel 2005 con Veltroni, la realizzazione del progetto ha ricevuto un'accelerazione e un impulso dalla scomparsa di Shlomo Venezia, una frustata che ha mosso le acque". Soddisfatto anche Pezzetti, secondo il quale il Museo della Shoah "sarà un luogo di lavoro per tutti, studiosi, studenti e cittadini. L'Italia ne ha bisogno perché è l'unico Paese in Europa che ancora non ne ha uno".
(28 dicembre 2012) La Repubblica http://tinyurl.com/kptn6po

Nessun commento:

Posta un commento