sabato 7 settembre 2019
mercoledì 3 luglio 2019
Roma, Villa Torlonia, la responsabile dei musei: "Fateci gestire anche il parco"
Il monumento a rischio degrado. La Sovrintendente comunale, Maria Vittoria Marini Clarelli: "Lavoro comune per battere le disfunzioni"
di ARIANNA DI CORI
03 luglio 2019
Roma, Villa Torlonia, la responsabile dei musei: "Fateci gestire anche il parco"
"Meglio un luogo gestito bene, in ottime condizioni, piuttosto che una media delle ville dominata dalle disfunzioni". Nell'estate della più grande emergenza rifiuti di Roma, la Sovrintendenza capitolina si candida a gestire integralmente Villa Torlonia.
A lanciare il progetto è la Sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli durante il suo intervento nell'ambito della due giorni su arte, architettura e spazio pubblico organizzata dal dipartimento Pianificazione, design, tecnologia dell'architettura della Sapienza, guidato da Laura Ricci.
La Sovrintendenza, che gestisce Casino Nobile e Casina delle civette, punta ad "adottare" tutto il parco, passando dalla cura del verde all'illuminazione, fino ai rifiuti. "Villa Torlonia può diventare un'incubatrice - continua Marini Clarelli - e il suo esempio potrà essere esteso ad altre ville".
Rimane l'incognita su come la Sovrintendenza gestirà de facto tutta la villa, considerati i noti problemi del Servizio Giardini, non in grado di garantire sempre lo sfalciamento dei prati divenuti giungle arroventate. Al di là dell'annuncio di Marini Clarelli non trapelano dettagli. L'idea nasce dall'esigenza di ricreare luoghi dignitosi tra il centro alla periferia. "Viviamo in una città con un clima che permette di stare all'aperto, e questo è fondamentale in un momento in cui i luoghi d'incontro sono sempre più rari", continua la Sovrintendente. Il progetto sarà portato avanti anche grazie alla collaborazione dei comitati di quartiere, e tutte le realtà di cittadini che operano sul territorio: una sorta di chiamata all'adozione di Villa Torlonia.
"Le ville sono luoghi in cui romani condividono i ricordi a prescindere da dove abitano - conclude Marini Clarelli - la storia sentimentale di ciascuno di noi è legato alle ville. Un patrimonio i cui costi di gestione al momento non sono compatibili con le disponibilità della città. L'unico modo è fare un lavoro comune".
di ARIANNA DI CORI
03 luglio 2019
Roma, Villa Torlonia, la responsabile dei musei: "Fateci gestire anche il parco"
"Meglio un luogo gestito bene, in ottime condizioni, piuttosto che una media delle ville dominata dalle disfunzioni". Nell'estate della più grande emergenza rifiuti di Roma, la Sovrintendenza capitolina si candida a gestire integralmente Villa Torlonia.
A lanciare il progetto è la Sovrintendente Maria Vittoria Marini Clarelli durante il suo intervento nell'ambito della due giorni su arte, architettura e spazio pubblico organizzata dal dipartimento Pianificazione, design, tecnologia dell'architettura della Sapienza, guidato da Laura Ricci.
La Sovrintendenza, che gestisce Casino Nobile e Casina delle civette, punta ad "adottare" tutto il parco, passando dalla cura del verde all'illuminazione, fino ai rifiuti. "Villa Torlonia può diventare un'incubatrice - continua Marini Clarelli - e il suo esempio potrà essere esteso ad altre ville".
Rimane l'incognita su come la Sovrintendenza gestirà de facto tutta la villa, considerati i noti problemi del Servizio Giardini, non in grado di garantire sempre lo sfalciamento dei prati divenuti giungle arroventate. Al di là dell'annuncio di Marini Clarelli non trapelano dettagli. L'idea nasce dall'esigenza di ricreare luoghi dignitosi tra il centro alla periferia. "Viviamo in una città con un clima che permette di stare all'aperto, e questo è fondamentale in un momento in cui i luoghi d'incontro sono sempre più rari", continua la Sovrintendente. Il progetto sarà portato avanti anche grazie alla collaborazione dei comitati di quartiere, e tutte le realtà di cittadini che operano sul territorio: una sorta di chiamata all'adozione di Villa Torlonia.
"Le ville sono luoghi in cui romani condividono i ricordi a prescindere da dove abitano - conclude Marini Clarelli - la storia sentimentale di ciascuno di noi è legato alle ville. Un patrimonio i cui costi di gestione al momento non sono compatibili con le disponibilità della città. L'unico modo è fare un lavoro comune".
martedì 18 giugno 2019
Roman hideaway: a peek behind the secret doors of Villa Albani Torlonia
One of the greatest collections of ancient sculpture is now open to visitors Villa Albani Torlonia
FT Clive Cookson MAY 17, 2019
As they wander through the Villa Borghese gardens, visitors to Rome may be curious about Villa Albani Torlonia, a couple of hundred metres east of the city's landmark museum and gallery. They will not find much information in guidebooks, because the Albani villa and its gardens have never been open to the public. Yet art historians revere it as one of the richest and most interesting sites in the entire city. "Even people living in Rome generally have little idea that this marvel is hidden in the centre of the city," says Professor Salvatore Settis of the University of Pisa, doyen of Italian classical archaeology. "Yet it is Rome's only example of an 18th-century villa still in a more or less pristine state; it has one of the world's great collections of ancient sculpture — and it is important as the birthplace of neoclassical taste." Cardinal Alessandro Albani (1692-1779), the most voracious collector of classical art in history, built the villa to display his third collection, having sold the first in 1728 to the Elector of Saxony in Dresden and the second to Pope Clement XII, who made it the basis of Rome's Capitoline Museums in 1738. The Albani family maintained the villa and contents until 1866, when they were bought by the Torlonia banking dynasty — financiers to the Vatican — who still own them today.
giovedì 23 maggio 2019
Anche Via Torlonia tra le strade a rischio alberi
Roma, alberi killer in aumento, denuncia dei Municipi: 50mila a rischio
crollo
Mercoledì
22 Maggio 2019 di Camilla Mozzetti
Il Messaggero
C'è un mostro
che come un pachiderma giace sulle strade di Roma e giorno dopo giorno diventa
più pericoloso. È il mostro dell'emergenza degli alberi non manutenuti dall'amministrazione
capitolina. Ben 50 mila piante contate solo nel I e II Municipio sono a rischio
crollo perché non potate da anni. E ora, al netto delle temperature degli
ultimi giorni, il rischio che possa venir giù qualche ramo, o addirittura un
albero intero, è più che reale giacché le piante sono state appesantite dal
fogliame di stagione.
domenica 10 febbraio 2019
domenica 3 febbraio 2019
Residenze Torlonia
Non è un'operazione sciagurata come quella di Via Ticino, e si tratta di sostituire un edificio comunque brutto, ma la disinvoltura con cui avvengono queste operazioni immobiliari comunque preoccupa. http://www.residenzetorlonia.it/
sabato 19 gennaio 2019
IL PLATANO TAGLIATO IN VIA NOMENTANA
18 gennaio 2019 - 21:06 . Nomentana . Ambiente
Tagliato il grande platano davanti Villa Torlonia. Questo il motivo
Il platano tagliato in via Nomentana
“Era un platano centenario e l’hanno abbattuto. Le sue radici disturbavano le tubature sotterranee, causando una perdita d’acqua ma, una volta sistemato il danno, mi chiedo perché sia stato tagliato via un albero che aveva circa duecento anni”. A spiegarlo a RomaH24 è Paolo Peroso, presidente dell’associazione di quartiere Amici di Porta Pia e commerciante nella zona.
Risale a martedì scorso, 15 gennaio, l’intervento d’emergenza dei vigili del fuoco, che hanno abbattuto il grande platano cresciuto sullo spartitraffico di via Nomentana, all’altezza dell’ingresso di Villa Torlonia. “Perdere piante del genere è un peccato per il patrimonio della vegetazione di Roma – commenta Peroso -. L’amministrazione di questa città dovrebbe essere esemplare nella manutenzione del verde verticale”.
http://romah24.com/trieste-salario/news/tagliato-il-grande-platano-davanti-villa-torlonia-questo-il-motivo/
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