Il Museo della Shoah non si farà a Villa Torlonia. Questa è una bellissima notizia. Abbiamo contestato il progetto per la sua assurdità sotto il profilo urbanistico, per l’impatto che avrebbe avuto su Villa Torlonia e sul vicinato. Risolto l’assurdo problema della location, Roma avrà un degno Museo del Genocidio, in uno spazio auspicabilmente significativo. Adesso occorre vigilare affinché lo spazio non torni ad essere preda della speculazione edilizia.
MEMORIA LA TESTIMONIANZA
Museo della Shoah all’Eur L’inaugurazione nel 2015
Addio al progetto a Villa Torlonia: «Troppo lento». Appelli affinché l’inaugurazione sia 27 gennaio dell’anno prossimo, 70° anniversario della liberazione di Auschwitz
di Alessandro Capponi
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ROMA - L’obiettivo è l’inaugurazione il 27 gennaio 2015, anniversario della liberazione di Auschwitz (nel 1945, dalle armate sovietiche): manca ancora l’ufficialità ma le intenzioni del Campidoglio sono chiare, addio alla villa del Duce e Museo della Shoah destinato all’Eur, in uno spazio grande il triplo - in fatto di metri quadrati - di quello previsto in Villa Torlonia. Il progetto è rimasto fin qui segreto perché nelle intenzioni dovrebbe essere presentato con una conferenza stampa, ma l’accordo tra le parti - e cioè dei membri del cda della Fondazione (Comune, Provincia, Regione, Comunità ebraica) c’è già: fondamentalmente, benché il progetto di Villa Torlonia abbia superato gli ostacoli più ardui e la commissione debba solamente procedere solamente a decretare il vincitore, la strategia è quella di non aspettare oltre, e di regalare anche alla capitale d’Italia il Museo della Shoah.
Al cambio di rotta pare aver dato il proprio consenso anche Walter Veltroni, che pure quand’era sindaco ideò e sostenne il lavoro a Villa Torlonia. E, di certo, anche la base della comunità ebraica romana è favorevolissima: basta chiedere passeggiando per il quartiere per accorgersi che, quasi sempre, il commento si ripete, «sarebbe bello se qualcuno dei sopravvissuti ai campi di sterminio potesse vederlo prima di morire...». Ecco, il fattore tempo: recentemente ci sono stati appelli (Piero Terracina) e lettere spedite a Comune e Regione (il progettista Luca Zevi e il presidente della Fondazione Museo della Shoah, Leone Paserman). Terracina l’ha detto chiaramente: bisogna «inaugurare il Museo della Shoah per il settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio 2015». Impossibile ottenere quel risultato con Villa Torlonia.
Così il Campidoglio - e l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, che pure raggiunto telefonicamente non vuole commentare la notizia - si è concentrato su altro: Museo della Shoah all’Eur, tempi brevissimi, inaugurazione in contemporanea con il settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz. L’aspetto economico non è ancora chiaro: mancherebbero ancora dettagli ma il Campidoglio lavora per una formula di uso della struttura diversa dall’affitto. Di certo ci sono le spese sostenute per Villa Torlonia: i 15 milioni dell’esproprio del terreno (pagati con compensazioni) e quella ventina di milioni (ancora a disposizione) che il governo Monti lasciò fuori dal patto di stabilità. Torneranno allo Stato, probabilmente. Di costo, quindi, a questo punto rimane quello dell’allestimento, ma in questo senso le diverse destinazioni non gonfiano né riducono l’ammontare della spesa. E comunque l’obiettivo del Comune è inaugurare a gennaio 2015 - la speranza è di fare la conferenza stampa di presentazione nell’anniversario del rastrellamento, il 16 ottobre - altri dettagli seguiranno: il Museo della Shoah - salvo sorprese - lascia Villa Torlonia, destinazione Eur. Alessandro Capponi
31 agosto 2014 | 10:33
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