lunedì 29 settembre 2014

La Comunità ebraica: "Meglio l'Eur, inaccettabile Villa Torlonia"

Che dire, w la comunità ebraica!
E qualcuno (Corte dei Conti?) chieda conto al Comune dei 15 milioni REGALATI
all'arch. Luca Zevi senza concorso....

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Shoah, scontro sul museo. La Comunità ebraica insorge: "Meglio l'Eur,
inaccettabile Villa Torlonia"
Il presidente Pacifici: "Se il Comune non ci ascolterà usciremo dalla
Fondazione". Ma per realizzare la sede nel parco sulla Nomentana il Comune
ha già speso 15 milioni con tanto di progetto dell'architetto Luca Zevi


di GABRIELE ISMAN
Repubblica 29 settembre 2014

Shoah, scontro sul museo. La Comunità ebraica insorge: "Meglio l'Eur,
inaccettabile Villa Torlonia"Alla vigilia della riunione che dovrebbe
decidere dove si farà il Museo della Shoah, è vicina la rottura tra Comunità
ebraica e Campidoglio. Oggi alle 15.30 si riunirà il consiglio
d'amministrazione della Fondazione Museo della Shoah per l'incontro che
dovrebbe essere risolutivo rispetto all'ipotesi di sempre, quella di Villa
Torlonia: attorno al tavolo ci saranno il sindaco Marino accompagnato
dall'assessore Paolo Masini, il governatore Nicola Zingaretti, il presidente
della Fondazione Leone Paserman e Riccardo Pacifici, nella duplice veste di
numero uno della comunità ebraica romana e di rappresentante
dell'associazione Figli della Shoah. A questa riunione Pacifici si
presenterà con una lettera di dimissioni già pronta per lasciare sia il cda
della Fondazione sia l'assemblea dei Soci fondatori (che poi elegge lo
stesso consiglio d'amministrazione).

Dopo i contatti tra Masini e Pacifici nei mesi scorsi per trovare una
soluzione più veloce rispetto a Villa Torlonia, per la quale il Comune ha
già speso 15 milioni di euro con tanto di progetto dell'architetto Luca
Zevi, il Campidoglio, su consiglio dell'Avvocatura comunale che paventava il
rischio del danno erariale in caso di spostamento del museo all'Eur, ha
fatto marcia indietro. Nel frattempo però la comunità ebraica, anche su
spinta dei reduci della Shoah ancora vivi che sperano di poter vedere aperto
il prima possibile il Museo, si è compattata sull'ipotesi dell'Eur. Ecco
perché Pacifici oggi arriverà con le dimissioni in tasca: se saranno
confermate, il Museo della Shoah nascerà senza la componente ebraica, a
parte Paserman che si è detto contrario all'ipotesi Eur ma pubblicamente ha
dichiarato di essere pronto ad adeguarsi alle scelte della comunità. "Il
consiglio della Comunità ebraica - spiega Pacifici pesando le parole -
si è riunito in seduta straordinaria e, da me interpellato, ha deliberato
con voto unanime e dopo lunga discussione, di darmi mandato a rappresentare
nel cda della Fondazione la volontà di realizzare quanto prima questo museo,
con spese congrue e nel rispetto dei sacrifici che il Paese sta portando
avanti, in una sede congrua per la quale aspettiamo ancora la proposta del
sindaco".

Marino nelle settimane scorse aveva detto che avrebbe rispettato la volontà
della comunità ebraica. "Se tutto ciò nella riunione dovesse risultare vano
per un iter di cui siamo troppo prigionieri come quello della sede a Villa
Torlonia - prosegue Pacifici - non potrò far altro che dimettermi dal
collegio dei fondatori come rappresentante della comunità ebraica e dal cda
del Museo in rappresentanza dei Figli della Shoah. Sul piano personale
rimane comunque l'amarezza di arrivare alla riunione del cda senza un previo
confronto con il sindaco Marino".

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